giovedì 12 dicembre 2013

BUCATINI CON CAVOLFIORE ALLA TRAPANESE - ricetta siciliana

Questa è la seconda ricetta che vi propongo siciliana.
Trovate le mie ricette anche su facebook nella pagina "Il Ricettario".


  • Preparazione
  • ingredienti
    320 g di bucatini
    1 cavolfiore
    1 cipolla
    4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
    2 acciughe sotto sale
    40 g di concentrato di pomodoro
    350 g di pomodori maturi
    50 g di mandorle sgusciate
    20 g di pinoli
    20 g di uvetta
    30 g di burro
    60 g di formaggio parmigiano
    sale e pepe
    Tagliate le cime del cavolfiore e lessatele in abbondante acqua bollente salata per 5 minuti, quindi scolatele e tenete da parte l'acqua di cottura. In una capiente padella, soffriggete la cipolla affettata con 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
    per 2 minuti, fatevi sciogliere le acciughe diliscate e unite le cime di cavolfiore. Fatele colorire mescolando spesso per non farle bruciare e aggiungete il concentrato di pomodoro diluito con un goccio d'acqua e i pomodori spellati e tagliati a pezzetti. Regolate di sale e pepe e lasciate cuocere a tegame coperto per 20 minuti.
    In una padella antiaderente, tostate per 3 minuti le mandorle a fiamma media, senza aggiungere condimenti.
    Nel  frattempo, lessate i bucatini nell'acqua di cottura dei cavolfiori e scolateli al dente. Versateli nella padella con il sugo, aggiungete anche i pinoli, l'uvetta e le mandorle, quindi mescolate. Trasferite  il tutto in una teglia da forno leggermente  imburrata, spolverizzate con il parmigiano grattugiato e infornate per 1 ora, rigirando di tanto in tanto.

Pasta con le sarde - ricetta siciliana

Oggi vi propongo un classico delle ricette siciliana,la pasta con le sarde.

Questa meraviglia della cucina siciliana palermitana in particolare sembra essere nata per caso durante l’assedio degli arabi in Sicilia. Pare che l’addetto al nutrimento dell’esercito del generale Eufemio non avendo a disposizione altro che pasta e sarde, peraltro non molto fresche, utilizzò quello che la natura intorno gli offriva, cioè i finocchietti selvatici che crescevano spontaneamente e che, oltre ad essere molto gustosi, con il forte odore caratteristico attenuava quello poco gradevole delle sarde. Aggiunse pure i pinoli, che a quei tempi venivano ritenuti una panacea per le intossicazioni alimentari, scongiurando così gli inconvenienti che potevano derivare dall'ingestione del  pesce da lui utilizzato.

Ingredienti per 6 persone:
600 grammi maccheroncino
800 grammi sarde fresche diliscate private di teste e code
2 cipolle
50 grammi passoline (è un’uvetta nera molto piccola che attecchisce soltanto in alcune parti della Sicilia. In alternativa si può usare l’uva sultanina o l’uva passa che hanno tuttavia un sapore più dolciastro delle passoline)
50 grammi pinoli
4 sarde salate
8 mazzetti finocchietti di montagna (circa 1 chilo)
Olio extravergine d’oliva (circa mezzo bicchiere)
2 bustine di zafferano
Sale e pepe
100 grammi pangrattato abbrustolito (mollica atturrata)
Pulire i finocchietti , bollirli, scolarli, tritarli e mettere da parte sia finocchietti che l’acqua di cottura. Versare l’olio in un tegame e soffriggervi le cipolle tritate, le sarde salate che saranno state sciolte a parte in un tegamino con qualche goccia d’olio e le passoline e pinoli già ammorbiditi in acqua tiepida e strizzati. Incorporare i finocchietti tritati e le sarde diliscate e spinate. Mescolare con un cucchiaio di legno avendo cura di sminuzzare le sarde.  A cottura ultimata del pesce, rifinire la salsa aggiungendo una bustina di zafferano sciolto in acqua tiepida, aggiustare con pepe e sale (sé necessario) e metterla da parte.
Lessare la pasta al dente nell'acqua di bollitura dei finocchietti nella quale avremo sciolto  l’altra bustina di zafferano (se occorre aggiungere altra acqua). Scolare la pasta, amalgamarla con la salsa e servirla spolverando con il pangrattato abbrustolito. Vale la pena di provare il pangrattato tostato al quale avremo unito due cucchiaini di zucchero semolato, il risultato è eccellente. La pasta con le sarde va mangiata tiepida ma è anche buona fredda.
Della pasta con le sarde c’è anche una versione che va messa al forno. Si procede come descritto nella ricetta fin quando è pronta per servirla. A questo punto, ungere una teglia e cospargervi del pangrattato abbrustolito in modo che ricopra il fondo e i bordi della teglia nella quale verseremo la pasta amalgamata alla salsa che infine ricopriremo con altro pangrattato abbrustolito. Mettere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 10 minuti. Questa pasta si gusta anche se servita fredda.

venerdì 6 dicembre 2013

TORTA SALATA DI RICOTTA - ricetta siciliana

E' molto che non vi propongo ricette tipiche in questo caso siciliane.
La ricetta che vi ho trascritto proviene dalla mia enciclopedia di cucina regionale.
Per aggiornare il blog vi propongo questa ricetta che la ritroverete nella mia pagina facebook https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10150355572159817&set=a.10150346565044817.368485.264483649816&type=3&theater
Se volete potete inscrivervi

Ingredienti:
  • ricotta 400 gr
  • pecorino grattugiato: 150 gr
  • basilico qb
  • prezzemolo qb
  • uova: 4
  • burro qb
  • sale: qb
  • pepe qb
  • noce moscata qb          
  1. Fate sgocciolare la ricotta un’oretta per eliminare il siero, poi passatela al setaccio e mettetela in una ciotola. Aggiungete il pecorino e mescolate. Poi sbattete insieme tre tuorli,prezzemolo e basilico tritati finemente e poi sale, pepe, un pizzico di noce moscata.
  2. Montate a neve 4 albumi e poi incorporateli al composto di ricotta mescolando dal basso verso l’alto. Imburrate e infarinate uno stampo e versate il composto di ricotta, pennellate la superficie con il tuorlo rimasto e completate con il pecorino.
  3. Cuocete la torta in forno preriscaldato a 180°C per 30 minuti. Poi fate raffreddare la torta e servitela.