lunedì 10 settembre 2012

CEDRO DI DIAMANTE prodotto tipico Calabrese



Area storica di produzione e consumo: Riviera dei cedri, costa tirrenica cosentina da Tortora a Cetraro, dove, si produce il 98% della produzione nazionale di cedro. In Calabria il cedro sarebbe giunto intorno al terzo secolo a.C., sempre ad opera delle popolazioni ebraiche, fondatrici di numerose colonie della Magna Grecia.
Legame col territorio: la fascia di litorale tirrenico che va da Tortora a Cetraro, in Calabria, è l'unica zona italiana dove si coltiva il cedro. Tutta la produzione viene assorbita per celebrare le ricorrenze religiose ebraiche. Alla fine dell'estate vi giungono i rabbini a raccogliere personalmente, da piante non innestate, i cedri che servono alla festa del Sukkoth (festa ebraica), che commemora l'attraversamento del deserto degli Ebrei per raggiungere l'attuale Israele.
Descrizione del prodotto: Forma: ovale; pezzatura: circa 1 Kg; colore: verde chiaro;
Scorza: spessa, dal sapore dolce; polpa: ridotta con poco sugo;
Gusto: dolce- acidulo; aroma: intenso e gradevole.
ecniche di produzione: Le piante, allevate in forma bassa, si moltiplicano per talea; esse sono sensibili al gelo, soggette alla gommosi e al mal secco e durante l'inverno vengono protette da speciali coperture.
Fioriscono durante tutto l'anno e la maturazione è scalare, mentre la raccolta si effettua dai primi di ottobre ai primi di dicembre. Nel cedro i frutti migliori derivano dalla fioritura di maggio e giugno.
La produzione nazionale del cedro è passata dai quasi 50.000 quintali del 1970 a meno di 7.000 quintali negli ultimi anni.

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